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Il panorama europeo, una panoramica su vari approcci terapeutici e programmi di intervento

Aggiornamento: 21 feb


Il panorama europeo, una panoramica su vari approcci terapeutici e programmi di intervento

In molte istituzioni penitenziarie in diversi paesi, si sta sperimentando e applicando una varietà di programmi e interventi mirati al trattamento degli autori di reati sessuali. Ciascuno di questi programmi presenta modalità specifiche di gestione delle risorse e metodologie operative, adattandosi anche alle differenze contestuali in cui vengono implementati. Queste esperienze sono degne di considerazione poiché manifestano una chiara intenzione di intervenire in maniera efficace per ridurre la recidiva e contribuire al rafforzamento del controllo sociale. L'analisi dei modelli implementati al di fuori del nostro paese si concentra sulle esperienze condotte in Belgio, Olanda, Inghilterra, Spagna e nei paesi partner coinvolti nei progetti W.O.L.F. e For W.O.L.F., precedentemente esaminati.

In Belgio, l'assunzione di responsabilità nei confronti dei delinquenti sessuali avviene sia all'interno che all'esterno delle strutture detentive. Nell'ambito degli approcci terapeutici in contesti penitenziari rivolti agli autori di reati sessuali, è importante sottolineare che, a seconda delle strutture coinvolte nella presa in carico di detenuti di questo tipo, si adottano interventi differenziati. Per coloro che commettono abusi e sono detenuti in istituti penitenziari, è previsto un genere di pretrattamento finalizzato a generare e rafforzare in loro la convinzione e la motivazione per intraprendere, anche al di fuori delle strutture carcerarie e dopo aver scontato la pena, un percorso terapeutico. Un altro elemento distintivo dell'approccio belga è la previsione di una formazione mirata per gli operatori coinvolti nelle attività di trattamento, anche se manca una struttura centralizzata che coordini tale percorso formativo.

In Olanda, esistono due categorie di istituzioni preposte all'assistenza dei delinquenti sessuali condannati: gli istituti penitenziari e, per coloro giudicati incapaci di intendere e volere al momento del reato (come i malati di mente o coloro affetti da disturbi psichici), le strutture T.B.S., chiuse e orientate al trattamento terapeutico. Il trattamento previsto è principalmente di natura medica e viene fornito principalmente nei T.B.S. e in alcuni centri ambulatoriali, per i quali sono previsti criteri di accesso piuttosto selettivi. Questa specificità influisce inevitabilmente sulle competenze professionali degli operatori coinvolti, che consistono principalmente in psichiatri, psicologi e psicoterapeuti. Nel contesto penitenziario, solo di recente è stato introdotto un tipo specifico di trattamento per gli autori di abusi sessuali. Per quanto riguarda la formazione del personale, è importante notare che questa è gestita dall'Agenzia Nazionale per le Istituzioni Penitenziarie, l'ente responsabile della formazione del personale operante all'interno delle istituzioni penitenziarie, in particolare coloro che sono impiegati nella sorveglianza.

In Spagna, la gestione degli autori di reati sessuali avviene esclusivamente all'interno delle strutture detentive, mediante l'implementazione di un programma recentemente sperimentato. Inizialmente coinvolgente sette istituti penitenziari e successivamente esteso a tredici strutture. Tuttavia, manca un impegno corrispondente al di fuori del contesto carcerario che permetta di continuare il percorso intrapreso anche dopo la fine della pena. Dal 1998 è in vigore un programma specifico basato sul modello di prevenzione della recidiva (Relapse Prevention Model), di orientamento cognitivo-comportamentale. Questo programma è strutturato con un modulo centrale, "prevenzione della recidiva", e sette moduli tematici aggiuntivi, ciascuno con obiettivi e modalità d'azione distinti. Il lavoro si svolge in gruppo, e viene data priorità ai detenuti che, attraverso uno screening iniziale, sono identificati come ad alto rischio di recidiva. L'obbligo di istituire un contesto di supporto per le attività di trattamento è affrontato attraverso la partecipazione di tutte le figure professionali presenti all'interno dell'istituzione penitenziaria. Queste sono chiamate a promuovere un elevato grado di integrazione e a giocare un ruolo centrale nell'implementazione del programma.

L'esperienza britannica si distingue per il notevole impegno, in termini di risorse, organizzazione e sviluppo, dedicato all'attuazione di approcci strategici volti al trattamento degli autori di reati sessuali. Questa categoria rappresenta una significativa percentuale dell'intera popolazione carceraria del Paese, circa il 10%, e mostra tassi di recidiva elevati, con un 18% di nuove condanne entro due anni. In ben 27 istituti penitenziari, viene implementato un programma di trattamento specifico ed accreditato, mentre la gestione del trattamento dei delinquenti sessuali in libertà è principalmente affidata al Probation Service. Il programma di trattamento, destinato agli adulti autori di abusi sessuali su minori e ad altri individui responsabili di reati sessuali, è condotto da esperti e generalmente adotta l'approccio cognitivo-comportamentale. Questo metodo si avvale di tecniche di ristrutturazione cognitiva e modifica comportamentale. Invece di un intervento curativo, il programma offre al delinquente l'opportunità di esercitare l'autocontrollo sui propri pensieri e comportamenti, promuovendo la consapevolezza dei modelli di pensiero e sentimenti che influenzano il comportamento di abuso. Il trattamento viene fornito in gruppi di otto partecipanti, i quali accedono volontariamente al programma, previa una valutazione di idoneità. Particolarmente significativa è la fase di monitoraggio, in cui i soggetti che non accettano o non rispondono positivamente agli interventi terapeutici vengono sottoposti a un costante controllo da parte delle autorità di polizia o rimangono in un regime detentivo. L'implementazione del programma è successivamente sottoposta a una valutazione che considera sia il livello qualitativo raggiunto che la capacità del programma di ridurre la recidiva nel lungo periodo. In generale, il modello britannico si evidenzia per l'ampia focalizzazione sulla questione degli autori di reati sessuali, la diffusione e la strutturazione organizzata del sistema, oltre alla razionale pianificazione e distribuzione delle risorse.


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